Il cielo in una stanza
- evangelicibz
- 10 apr 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Dalla mia casa riesco a vedere un po’ di cielo. In questi giorni sono riuscito anche a vedere la ‘superluna’, bella e incredibilmente luminosa. Sono giornate limpide, anche perché lo smog è decisamente diminuito, e quindi poter guardare fuori e vedere il cielo azzurro è sempre qualcosa di estremamente piacevole. Sarà anche perché lo sto guardando più spesso, perché mi manca una sua visione più ampia a causa del forzato isolamento.
Ma mentre sono comunque riconoscente anche per quella visione limitata, ringrazio Dio di aver portato un po’ del suo cielo dentro la mia stanza, e non certo da qualche settimana a questa parte.
Il giovane Davide, non ancora re d’Israele, è dovuto più volte scampare alle furie di un geloso Saul. Nella sua fuga cerca un rifugio, ben più sicuro di qualunque altro: Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me, perché l’anima mia cerca rifugio in te; e all’ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia passato il pericolo. Io invocherò Dio, l’Altissimo, Dio che agisce in mio favore. Egli manderà dal cielo a salvarmi, mentre chi vuole divorarmi mi oltraggia; Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà (Salmo 57:1-3).
Davide era certo non solo del sicuro rifugio che avrebbe trovato in Dio, in attesa “che sia passato il pericolo”, ma anche del suo intervento diretto, inviato a lui direttamente dal cielo. Un cielo che entra nella vita dell’uomo e lo salva, mentre il nemico continua la sua azione.
Questo non valeva solo per Davide, ma è una promessa di Dio per tutti coloro che cercano rifugio in lui. Dio non si è limitato a mandare qualcuno dal cielo solo per sbrogliare una determinata situazione momentanea, ma il suo intervento dal cielo, personale e diretto, è onnicomprensivo e definitivo per chiunque lo accetti.
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. … E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità [1]; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre (Giovanni 1:1, 14).
Gesù, la Parola vivente di Dio, viene dal cielo e viene ad abitare in mezzo agli uomini, per fare la volontà di un Padre che ha un piano per tutti noi: sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato… Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne»… Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che hanno mangiato i padri e sono morti; chi mangia di questo pane vivrà in eterno» (Giovanni 6:38, 51, 58).
Gesù scende dal cielo quindi e entra nelle case degli uomini, portando il cielo con sé. E viene per portare salvezza a tutti coloro che l’accolgono con gioia e con la fede, una fede come quella di Abramo che pose la sua fiducia nelle promesse di Dio, al di là di ogni logica umana. Proprio come fece il piccolo truffatore, poi sinceramente pentito, Zaccheo: Quando Gesù giunse in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: «Zaccheo, scendi, presto, perché oggi debbo fermarmi a casa tua». Egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia… Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figlio di Abraamo; perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto» (Luca 19:5-6, 9-10).
Quel Dio che manda Gesù dal cielo per vivere un tempo in mezzo a noi, vuole anche entrare in noi, per mezzo dello Spirito Santo e fare di noi la sua dimora: e io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Consolatore perché sia con voi per sempre: lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi (Giovanni 14:16-17); Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? (1 Corinzi 3:16); Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo (2 Corinzi 6:16).
Dio ancora oggi guarda dal cielo e aspetta che qualcuno lo accolga in casa sua: Dio guarda dal cielo i figli degli uomini per vedere se c’è una persona intelligente, che cerchi Dio. (Salmo 53:2; vedi anche Salmo 33:13-15). Dio guarda dal cielo e aspetta, aspetta di fare entrare il cielo nella tua stanza.

[1] Il “grazia e verità” di Giovanni 1:14, corrisponde al “grazia e fedeltà” del Salmo 57:3. In ebraico, verità e fedeltà sono la stessa parola.
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