top of page

Le cose che non sono state fatte

La lista sarebbe presumibilmente molto lunga se ogni persona, ogni categoria di lavoratori o semplici cittadini, dovesse elencare le cose che non sono state fatte in questi ultimi mesi. Ma non sempre le cose non fatte sono negative. Il non avere potuto viaggiare ha per esempio permesso una ‘pulizia’ dell’aria notevole, almeno per un po’. Ci sono stati molti meno incidenti, meno furti, ecc. Esistono quindi molti aspetti positivi anche nelle cose che non si fanno o non si possono fare.

Gesù ha fatto tante cose, ma dobbiamo anche evidenziare quelle non fatte, perché parte integrante e indispensabile della sua opera di salvezza. Gesù è Dio, ma quando ha offerto la sua vita come sacrificio per noi si è spogliato di tutti i privilegi che questo poteva comportare, come viene ben espresso nel più volte citato Filippesi 2:5-8: Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Gesù non si è aggrappato al suo essere Dio, ma è andato fino in fondo nel suo mandato.

In particolare, i brani che ci raccontano i momenti dell'ultimo giorno terreno di Gesù, ci fanno vedere nel dettaglio quello che Gesù, pur potendolo, non ha fatto:

Non ha imposto la propria volontà: E, andato un po' più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi» (Matteo 26:39).

Non ha richiesto l'aiuto degli angeli: Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? (Matteo 26:53).

Non si è difeso dalle accuse: E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?» Ma egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto. (Matteo 27:12-14).

Non ha salvato sé stesso: Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: «Ha salvato altri e non può salvare sé stesso (Marco 15:31).

Non è sceso di croce: Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo!» Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano (Marco 15:32).

Non ha smesso di amare e salvare i peccatori: Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso» (Luca 23:43).

Non ha peccato, nonostante le tentazioni e la sofferenza: Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato (Ebrei 4:15).

Pietro riassume tutto questo molto bene, mostrandoci cosa questo ha significato per noi: «Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno». Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati. (1 Pietro 2:22-24)

Ringraziamo ancora Gesù per quello che ha fatto per noi e per quello che non ha fatto per sé stesso!


 
 
 

Comments


Modulo di iscrizione

Il modulo è stato inviato!

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn

©2020 di Il blog di lanuovanascita.it. Creato con Wix.com

bottom of page