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Un ponte sicuro

Anche se accompagnata da qualche polemica, sembra proprio che siamo vicini all’inaugurazione del nuovo ponte di Genova, ricostruito dopo il tragico crollo di due anni fa che causò 43 vittime. Un’immagine che rimarrà per sempre impressa nella mente di noi tutti.

I ponti servono per colmare i vuoti tra un punto e un altro, per unire due lati che sarebbero altrimenti non collegabili in modo rapido e diretto. I ponti collegano persone, paesi, città e, talvolta, anche stati e continenti. Il ponte garantisce una doppia comunicazione diretta, da un lato all’altro e viceversa, con un flusso libero e continuo. Per unire due punti separati, basta un ponte, non ne servono altri e quindi se c’è un ponte non se costruisce un altro a fianco, a meno che il primo non sia considerato talmente insicuro, da dover provvedere a uno nuovo. Ecco un punto importante: la sicurezza. Il ponte, proprio perché sospeso nel vuoto, spesso a grandi altezze, deve essere sicuro, darci fiducia mentre lo attraversiamo. Dobbiamo salirci essendo certi che ci porterà dall’altra parte. Purtroppo, molti ponti sono tutto meno che sicuri e succede che, come nel caso del ponte Morandi, crollino portandosi dietro decine di vittime, separando ciò che prima era unito e mettendo in crisi un’intera regione.

Il ponte è spesso usato anche metaforicamente per indicare proprio una positiva unione tra due realtà o situazioni, altrimenti inconciliabili. Siamo invitati a costruire ponti, non muri, proprio per favorire la relazione tra le persone, anche molto diverse e in qualche modo lontane, per origine, cultura, lingua, opinioni.

Gesù è tutto questo. Lui è colui che ha colmato il vuoto che ci separava in maniera irreparabile da Dio a causa del nostro peccato (Isaia 59:2), che ha permesso che si aprisse una via di comunicazione diretta con il Padre, un dialogo nei due sensi (Efesini 2:17-18).

Lui è l’unico ponte (Giovanni 14:6) e non esistono altre strade che conducano alla vita che sta al di là della valle (1 Timoteo 2:5). Solo con lui e attraverso lui noi abbiamo la piena certezza di giungere sani e salvi alla meta (Ebrei 10:19-22; 2 Timoteo 1:12). Gesù è il ponte sicuro, che reggerà tutto il nostro peso dei nostri affanni (Salmo 55:22; 68:19). È lui il ponte che ha unito popoli diversi, che ha cancellato ogni diversità nella sua persona (Efesini 2:14-16; Galati 3:28).

Dio, l’ingegnere progettista, ha permesso che ci fosse questo unico, sicuro, ponte tra noi e lui. La sua costruzione è costata un prezzo altissimo, ma permette ancora oggi, a migliaia di anni dalla sua edificazione, di portare dall'altra parte, alla vita tutti quelli che, fidandosi, attraversano quel ponte.

Il ponte è pronto, inaugurato e collaudato. A noi attraversarlo.

 
 
 

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