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Aspetterò finché tu ritorni

Cosa ci aspettiamo dal nuovo anno? Aspettiamo qualcosa o qualcuno che possa finalmente cambiare, dare una svolta alla nostra vita?

Colui che ha posto la sua fede nel Signore e crede alle sue promesse, sa che Gesù deve tornare per stabilire la vera giustizia e aspetta di poter vivere eternamente con colui che è morto e resuscitato per lui: Poiché quanto a noi, è in spirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia (Galati 5:5); Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore (Filippesi 3:20); Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia (2 Pietro 3:13).

Ma i credenti non sono i soli ad aspettare. Anche Dio aspetta con pazienza: Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento (2 Pietro 3:9).

Gedeone era un giovane che viveva in un momento storico e tra un popolo in totale decadimento morale e spirituale, con nuove minacce all’orizzonte. Ed è in quei frangenti che riceve da Dio una chiamata, un invito a servirlo, a rispondere positivamente a quella chiamata. Gedeone è perplesso dal fatto che Dio volesse entrare in una relazione personale proprio con lui, perlopiù offrendogli una via di salvezza, un nuovo ruolo e un nuovo obiettivo di vita. Rimane esitante, ma accetta di ascoltare Dio, di stare ancora con lui. Vuole anche offrirgli un po’ di quello che ha, anche se avrebbe richiesto del tempo per la preparazione: Ti prego, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia offerta e te la metta davanti». Il SIGNORE disse: «Aspetterò finché tu ritorni» (Giudici 6:18).

Il Signore lo aspettò. Lo attese fino al suo ritorno, per poi confermargli che era proprio lui, Dio, colui che lo chiamava a sé.

Dio aspetta pazientemente anche noi, in questi momenti difficili e pieni di incognite per il futuro, ma non sappiamo per quanto ancora. Aspetta che ritorniamo a lui, se ancora non lo abbiamo fatto (Zaccaria 1:3). Attende una risposta da ognuno di noi, un segno da parte nostra che vogliamo portargli qualcosa come offerta di ringraziamento per il suo piano per la nostra vita. Ma non vuole cibo, denaro o sacrifici. Vuole che gli offriamo il nostro cuore (Proverbi 23:26) e, grazie alla fede in quel Gesù che si è offerto per noi, vuole che lo ringraziamo, che gli diamo lode per quello che ci ha provveduto: Per mezzo di lui, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome (Ebrei 13:15).

Noi che abbiamo creduto in lui lo aspettiamo, anche quest’anno. Anche Dio sta aspettando, ancora per un po’, tutti quelli che finora non sono andati a lui. Sarà questo l’anno giusto?

Noi aspettiamo il SIGNORE; egli è il nostro aiuto e il nostro scudo.... e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza (Salmo 33:20; 2 Pietro 3:15).



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