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Buttate giù quel muro!

Da sempre l’uomo costruisce muri e muraglie per proteggersi da attacchi esterni o per separarsi da altre realtà che lo circondano. Abbiamo ovunque mura di antiche città e fortificazioni di ogni genere. Poco più di trent’anni fa cadeva il muro di Berlino, simbolo di separazione tra due visioni del mondo in ‘guerra fredda’ tra loro. Da allora però sono stati costruiti diversi muri tra stati confinanti o all’interno dello stesso stato. Alcuni sono stati eretti per motivi di sicurezza militare, altri semplicemente per impedire l’accesso a migranti in fuga. In una stima non aggiornata si parla di almeno 16 muri di questo genere presenti oggi nel mondo, a cui vanno aggiunti muri recenti, come quello appena costruito in Grecia. Uno studio più articolato ci parla di questi muri che si estendono per una lunghezza complessiva di ben 40.000 km, una misura che è esattamente quella della circonferenza della terra.

A Gerusalemme, nel tempio, esisteva un muro che separava l’area riservata agli Ebrei da quella di coloro che facevano parte di altri popoli, chiamata il ‘cortile dei Gentili’. Ma ciò che separava realmente i due popoli era una barriera religiosa e culturale. Tramite la fede nell’opera di Gesù questo muro viene abbattuto: Lui, infatti, è la nostra pace; lui, che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione, abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la croce, sulla quale fece morire l’inimicizia. (Efesini 2:14-16). È solo in Cristo che è possibile abbattere, non solo ogni divisione tra persone e popoli, ma anche quel muro che ci separa da Dio, che ci impedisce di vivere la piena comunione con il nostro Signore.

Esistono però anche altri muri. Sono quelli dentro di noi, muri mentali, emotivi e spirituali che ci impediscono di entrare in una libera relazione con l’altro. Alcuni di questi sono muri naturali, innati, altri sono muri che ci siamo costruiti con il tempo da soli, per paura, per proteggerci da nemici potenziali, reali o immaginari. A volte per proteggerci dai nostri stessi pensieri. Sono i muri descritti anche da poeti, scrittori e cantanti, come nel brano di Ivano Fossati: Saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro... Saremo noi che abbiamo nella testa. Quell'unico, solo, antico, maledetto muro.

Gesù ci vuole liberare anche da questi muri, da queste fortezze dall’apparenza indistruttibili. E non servono cannoni o eserciti, non servono armi e strumenti umani per abbatterli: infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo (2 Corinzi 10:4). Non solo i pensieri e le azioni di chi si oppone a Dio e che vorrebbe tenerci prigionieri dentro l’incredulità, ma liberati dai nostri stessi pensieri, sottoponendoli volontariamente e quotidianamente a colui che è venuto per liberarci da ogni schiavitù per farci trovare la pace di cui abbiamo bisogno. La pace tra noi e Dio, tra noi e gli altri, tra noi e noi stessi: E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. (Filippesi 4:7). Senza più nessun muro.




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