Appuntamenti, visite, esami, viaggi… quante cose abbiamo cancellato in queste settimane? Quante posticipate, sperando di poterle poi effettivamente fare un giorno? Il calendario sullo smartphone ancora ti avvisa che tra un’ora devi andare in un certo luogo, che hai un certo incontro, ma solo perché ti sei dimenticato di togliere quello che la situazione attuale ha obbligatoriamente cancellato… E così, da un giorno all’altro, ci troviamo con una lista di impegni da riorganizzare e tanta incertezza.
Sarebbe bello se anche da questo potessimo ricavarne importanti lezioni. Su cosa basiamo le nostre sicurezze, il nostro futuro? Di cosa o di chi ci serviamo per pianificare, progettare la nostra vita?
La Parola, come sempre, ci dà chiari avvertimenti e saggi consigli: E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro». (Giacomo 4:13-14-15; vedi anche Luca 12:16-21).
Quindi? Niente più agende, calendari, programmi e appuntamenti? Solo un’attesa fatalista e passiva degli eventi? No, si tratta però di riconoscere che non siamo padroni della nostra vita, che non è sempre tutto sotto il nostro controllo, come questi giorni ci insegnano bene, perché “Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del SIGNORE è quello che sussiste” (Proverbi 19:12).
Siamo quindi invitati a considerare Dio come elemento guida della nostra vita, come colui che vuole ispirare, dirigere e realizzare, in maniera attiva, fruttuosa e stabile, i nostri progetti: Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: «Questa è la via; camminate per essa!» (Isaia 30:21). Progetti che possono essere anche profondamente nostri, ma conseguenti a un rapporto di relazione personale con il Padre, fatto di priorità e di gioiosa e serena fiducia: Trova la tua gioia nel SIGNORE ed egli appagherà i desideri del tuo cuore. (Salmo 37:4; vedi anche Luca 12:22-31).
Abbiamo perciò l’opportunità di trasformare questa riorganizzazione forzata della nostra quotidianità, in una vita diversa, non più in indipendenza da Dio, ma in dipendenza da lui. Farlo, contando bene i nostri giorni per occuparli al meglio, è segno di grande saggezza interiore: Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio. (Salmo 90:12; vedi anche Efesini 5:15-17).
Se poi dovessimo cancellare qualche appuntamento, spostare qualche impegno, o affrontare difficoltà improvvise che sconvolgono i nostri programmi o, peggio, che minano la nostra salute o le persone a noi più care, rimarrebbe sempre una roccia stabile sotto i nostri piedi, su cui appoggiarci, un punto fermo che non viene cancellato (vedi Matteo 7:24-25).
Compiliamo pure l’agenda della nostra vita, lasciando però a Dio di scandirne i tempi e gli impegni, mettendo i nostri desideri, i nostri programmi nelle sue mani amorevoli.
L'augurio è che nei tuoi impegni di oggi e di domani "Ti dia egli quel che il tuo cuore desidera, faccia riuscire ogni tuo progetto" (Salmo 20:4).
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