Che cos’è verità? (seconda parte)
- evangelicibz
- 3 giu 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Se è vero che c’è chi, come abbiamo visto per Pilato, si pone la domanda su cosa sia verità, ma poi non vuole realmente cercare o ascoltare la risposta, ci sono ovviamente anche quelli che sono assolutamente indifferenti alla cosa e che non si pongono nemmeno il problema. Ma c’è anche chi si interroga a lungo sul significato di verità, facendo ricerche filosofiche approfondite, cercando nell’uomo la risposta, ma, per dirla con l’apostolo Paolo, spesso sono come quelli che “cercano sempre di imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità” (2 Timoteo 3:7). Una ricerca lodevole e necessaria, ma se si cerca nella direzione sbagliata è una strada che purtroppo non porterà mai da nessuna parte.
La Scrittura ci dice anche che l’uomo è stato messo in grado di riconoscere la verità e di accettarla, ma che, nella grande maggioranza, “non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati” (2 Tessalonicesi 2:10).
Ciò non toglie che la verità sia stata rivelata e manifestata al mondo: E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre... Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. (Giovanni 1:14,17). Questo non vuol dire che non ci fosse la verità prima della venuta di Gesù, ma che proprio con la sua venuta la verità è stata manifestata come tale nella sua persona.
Gesù affermerà questo con forza, parlando di sé stesso: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6). La verità qui viene vista come qualcosa di assoluto, non soggetto a discussione. Lui è LA verità (non ce ne sono altre), lui è LA via che porta al Padre (non ce ne sono altre), lui è LA vita (non ce ne sono altre). Due sole sono le alternative: o Gesù mentiva e allora non merita nessuna considerazione (solo un pazzo potrebbe fare affermazioni del genere senza che siano vere), oppure quello che dice è vero.
La fede sta in questo, credere che per mezzo di Gesù la verità di Dio è giunta fino a noi, per condurci a lui, attraverso l’accettazione dell’unico sacrificio che ha potuto darci vita.
La nostra fede in Gesù non si basa sul fatto che noi siamo stati testimoni oculari della sua venuta, ma sulla rivelazione che la Scrittura ci fa della verità che è Cristo. Ecco perché Gesù mette la Parola di Dio sullo stesso suo piano di verità: Santificali nella verità: la tua parola è verità (Giovanni 17:17). Questa Parola è giunta a noi per mezzo dell’opera dello Spirito Santo, chiamato lo Spirito della verità (Giovanni 14:17, 15:26; 16:13). È lui che ci manifesta Gesù nella Parola di Dio: Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. (1 Giovanni 5:6).
Ed ecco che dall’ascolto di quella Parola della verità, nasce la fede e quindi la salvezza: In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria. (Efesini 1:13-14).
Una verità che si fa persona, una Parola vivente e vera che si manifesta a noi e ci salva. E il Signore vuole che sia chiaro per tutti che la salvezza passa per la conoscenza e l’accettazione della verità, che ha anche altri risvolti incredibili: Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Giovanni 8:31-32). Dal contesto di Giovanni 8:30 e seguenti, capiamo chiaramente che queste persone avevano fatto una dichiarazione di fede superficiale, ed ecco perché Gesù specifica loro che i veri discepoli sono quelli che perseverano (letteralmente: ‘rimangono, dimorano’) nella sua Parola. Solo quelli che si abbeverano e accettano con fede la Parola di Dio e la persona di Gesù in essa rivelata, possono avere la libertà che scaturisce dall’aver fatta propria la verità. Gesù non si accontenta di aumentare il numero di credenti superficiali, ma vuole persone che abbiano una fede costante nella verità che salva.
Ma... cosa vuol dire che la verità ci fa liberi? Liberi da che cosa? I versetti 33-34 ce lo spiegano chiaramente. Non si tratta di una libertà filosofica o intellettuale, si tratta fondamentalmente di una libertà da una schiavitù: quella del peccato (vedi post Un, due, tre... liberi tutti?). La nostra prima, sincera accettazione di Cristo e della sua Parola, l’aver fatto abitare in noi la verità, ha fatto sì che potessimo avere questa libertà. Non siamo ancora liberati dalla presenza da ciò che ci vuole allontanare dalla verità, ma non siamo più suoi schiavi.
Una libertà di questo tipo farà sì che anche i meccanismi del mondo avranno molta poca presa su di noi, liberandoci anche dalle tradizioni e dalle paure che ci tengono ancora prigionieri.
In un mondo poi, dove la menzogna è entrata in ogni settore e dove nessuno più si fida delle parole dell’altro, ognuno di noi può essere portatore della verità. La vera chiesa viene vista come “colonna e sostegno della verità” (1 Timoteo 3:15) che deve impegnarsi a rendere pubblica la verità, senza astuzie né falsificazioni (2 Corinzi 4:2), affermando con forza che esiste la verità assoluta. Una verità che non è umana, che non appartiene a una o all’altra chiesa o religione, ma che è di Dio, in Gesù, nella sua Parola. Tutto questo senza fanatismi, ma con risolutezza; con dolcezza, ma con fermezza; senza paura di mostrare anche le nostre debolezze, ma agendo con sincerità, in ogni occasione utile. A volte saremo chiamati anche a denunciare, a rendere pubblica la menzogna (Efesini 5:11), facendo così emergere la verità.
Se agiamo così, non solo sperimenteremo quotidianamente, pur in mezzo alle mille difficoltà della vita e alle opposizioni di coloro che non amano la verità, i meravigliosi effetti della libertà in Cristo, ma avremo anche l'immenso privilegio di essere portatori della Verità, indicando la Via che conduce all’unica e vera Vita.
Fra tante 'verità', una Verità. Una Verità che libera: Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi (Giovanni 8:36).

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