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Chi primo arriva…

C’è chi, nella vorticosa rincorsa al vaccino, vuole arrivare primo per accaparrarselo. In primis gli Stati Uniti che, con quella che è stata definita una strategia warp speed (termine veicolato dalla serie cinematografica di Star Trek, che viene usato per indicare ‘alla più alta velocità possibile’), stanno provando ad avere 300 milioni di dosi di vaccino da usare solo per loro entro gennaio 2021. Per farlo stanno acquisendo, a suon di milioni di dollari, numerosi prototipi di vaccini in tutto il mondo. L’immunologo Guido Forni, accademico dei Lincei, avverte: «Se passa la logica trumpiana dell’operazione… il mondo si lacererà» (intervista di Mauro Fattori, Alto Adige del 15.05.20).

Insomma, per dirla con il proverbio, “chi prima arriva (e ha i soldi per farlo), meglio alloggia”. Umanamente purtroppo quasi sempre è così. Coloro che non hanno potere e mezzi sono sempre rimasti fuori o sono arrivati per ultimi, e forse lo saranno anche questa volta, se qualcuno non deciderà altrimenti.

Quanto è diversa la logica di Dio! Ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «Voi sapete che i prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità su di esse. Ma non dovrà essere così tra di voi: anzi, chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere primo, sarà vostro servo; appunto come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». (Matteo 20:25-28).

Il desiderio di signoreggiare sugli altri, guardando esclusivamente al proprio interesse, non è solo per nazioni o governanti potenti, ma spesso anche per le singole persone. Generalmente ognuno cerca quello che serve in primo luogo a sé stesso, mentre da Dio riceviamo indicazioni diverse: cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri (Filippesi 2:4). Dio non si è limitato a darci queste istruzioni, ma ancora una volta presenta sé stesso in Cristo come esempio supremo: Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce (Filippesi 2:5-8).

Sarà dopo questo abbassamento che Gesù ritornerà nella sua gloriosa posizione precedente, in attesa dell’esaltazione finale (Filippesi 2:9-11), dove “molti primi saranno ultimi e gli ultimi, primi” (Matteo 19:30). Nel regno dei cieli entra solo chi saprà abbassarsi (Matteo 18:1-4), perché “chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato (Luca 14:11).

Da sempre c’è chi vuole fare la voce grossa e prevaricare gli altri, ma sappiamo che “Prima della rovina il cuore dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria” (Proverbi 18:12).

In attesa di vedere cosa succederà con il vaccino e, se mai lo sapremo, quello che ci sta dietro, noi abbiamo ancora e sempre qualcuno a cui affidarci, con umiltà e piena fiducia: E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo, gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi (1 Pietro 5:5-7).


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