In questi giorni scatta in tutta Italia il coprifuoco. A seconda delle zone e delle scelte diverse delle regioni, tra le 20 e le 22 partono le proibizioni di uscire fino al mattino alle 5. Il termine coprifuoco evoca periodi guerra, ma di fatto anche questa che stiamo combattendo contro il diffondersi di un virus viene vista come una guerra.
Il fatto però che la stragrande maggioranza di noi non possa uscire di casa in quelle ore, non significa che tutti siano inattivi. C’è tutta una categoria di persone, dal personale sanitario alle forze dell’ordine, dai panettieri ai lavoratori turnisti, che continua a provvedere per noi anche mentre dormiamo. E visto che lo fanno durante un coprifuoco, possiamo dire che combattono per noi durante la notte.
C’è qualcun altro che veglia e combatte per noi mentre siamo chiusi nelle nostre case, mentre dormiamo ignari di quello che succede fuori. Dio ci ricorda nella sua Parola che “egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono” (Salmo 127:2).
Durante il sonno Dio ha consolato un disperato Geremia, garantendogli la liberazione del popolo dalla schiavitù e il ritorno dalla deportazione (Geremia 31:23-25). E Geremia ebbe un dolce risveglio: A questo punto mi sono svegliato e ho guardato; e il mio sonno mi era stato dolce (Geremia 31:26).
Pietro poteva dormire, nonostante fosse in prigione e in mezzo alle guardie, in attesa di comparire in giudizio davanti al re Erode, persecutore della chiesa e mandante dell’uccisione del suo amico e fratello Giacomo (Atti 12:1-16). Dio aveva ogni cosa sotto controllo anche quella notte, inoltre “fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa” (Atti 12:5), e quindi Pietro poteva dormire tranquillo.
Paolo poteva svegliarsi rincuorato dalle rassicurazioni notturne di Dio, durante il suo terribile viaggio verso Roma (Atti 23:11).
Certo, non tutte le nostre notti sono serene, preoccupazioni e ansie di ieri e di domani possono turbare i nostri sonni, ma non dimentichiamo mai che colui che ha posto la sua fiducia in Dio può sempre confidare e ‘riposare’ in Lui, in colui che veglia su di noi.
Io mi sono coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato, perché il SIGNORE mi sostiene (Salmo 3:5).
In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o SIGNORE, mi fai abitare al sicuro (Salmo 4:8).
Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà (Salmo 121:3).
Quando ti coricherai non avrai paura; starai a letto e il tuo sonno sarà dolce. Non avrai da temere lo spavento improvviso, né la rovina degli empi, quando verrà, perché il SIGNORE sarà la tua sicurezza e preserverà il tuo piede da ogni insidia (Proverbi 3:24-26).
Che il sonno via sia dolce, cari amici e fratelli. Dio veglia su di noi.
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