Dividere il tempo
- evangelicibz
- 18 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Se a fine febbraio ci avessero detto che avremmo dovuto sottostare a un lockdown di alcuni mesi, a una crisi economica ancora più lunga, come avremmo reagito? Crediamo che l’aver diviso questo tempo in settimane e prendendo decisioni un po’ alla volta, guardando all’evolversi della situazione, abbia reso il tutto forse più incerto, ma sicuramente più sopportabile. È certamente meglio dividere i pesi in piccole parti, che portarli tutti assieme in un solo momento. Meglio lavorare otto ore al giorno, per cinque giorni a settimana, che quaranta ore di fila nell’arco di due giorni…
Anche Dio ha pensato che l’uomo dovesse scandire la sua vita, ma anche il rapporto con lui, dividendo il tempo in giorni, prima che in settimane, mesi e anni.
Nella preghiera conosciuta come ‘Padre nostro’, Gesù ci invita alla dipendenza quotidiana da Dio: Dacci oggi il nostro pane quotidiano (Matteo 6:11). La sicurezza di avere, come il ricco stolto, “molti beni ammassati per molti anni” (Luca 12:19) può illuderci di non aver bisogno di fare una richiesta giornaliera di questo tipo. Però, come questa pandemia ci ha insegnato, molte di quelle che ritenevamo essere certezze a cui affidarci possono crollare da un giorno all’altro, in maniera del tutto inaspettata e imprevedibile. Gesù, al di là della nostra situazione attuale, inserisce in questa breve preghiera-modello questo elemento di richiesta e fiducia quotidiana in Dio, per quello che è sufficiente solo per quel giorno. Domani sarà di nuovo così, in modo che viviamo e dimostriamo la nostra dipendenza giornaliera da Dio. E questo non solo per del cibo materiale, ma anche per il pane spirituale a cui attingere giornalmente, proprio come Dio aveva insegnato a Israele, che doveva raccogliere quotidianamente la manna sufficiente solo per un giorno “per insegnarti che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del SIGNORE” (Deuteronomio 8:3). Se anche noi impariamo a vivere in questo modo, allora la nostra sarà una richiesta quotidiana a Dio di sostegno, fisico e spirituale, per forza e guida, fatta giorno per giorno, un giorno alla volta: O SIGNORE, al mattino tu ascolti la mia voce; al mattino ti offro la mia preghiera e attendo un tuo cenno (Salmo 5:3).
Ma Dio vuole anche che impariamo a dividere il tempo dei nostri affanni, delle nostre preoccupazioni: Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno (Matteo 6:34). Non possiamo portare ogni giorno il peso di tutto quello che ci potrebbe accadere da qui a una settimana, un mese, un anno. Oggi per oggi, solo per oggi. Certo, non è facile, ma il desiderio di Dio è proprio quello di sollevarci da pesi che possiamo deporre ai suoi piedi, perché “Giorno per giorno porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza” (Salmo 68:19). Come abbiamo già sottolineato nel post Getta il tuo peso!, lui è disposto a raccogliere e portare il nostro peso quotidianamente. Perché non approfittarne?

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