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I d(r)oni dal cielo

I nostri cieli stanno vedendo un fenomeno relativamente nuovo e in grande sviluppo. L’uso dei droni, concepiti inizialmente per attività civili, ora stanno avendo un grandissimo uso a scopo militare, sia per trasporto che come armi, come vediamo anche nelle guerre in corso. Si calcola che il mercato dei droni passerà dai 4 miliardi di dollari del 2015 ai 72 miliardi nel 2028. Anche le forze armate italiane si sono recentemente dotate di droni militari. Il settore più significativo, sia dal punto di vista tattico che del mercato, è quello dei droni MALE (Medium Altitude Long Endurance). Un nome che, in italiano, non suona certo bene!!!

Non è ovviamente la prima volta che una minaccia viene dal cielo, con i bombardamenti aerei iniziati in maniera massiccia dalla prima guerra mondiale in poi, anche se il primo c’era stato già nel 1894, da un aerostato lanciato da austriaci su Venezia, mentre furono gli italiani che nel 1911 lanciarono per primi delle bombe da un aereo. Ma fino a non molto tempo fa (e in parte anche ora) i bombardamenti venivano fatti da uomini che pilotavano degli aerei, non certo da tecnici seduti fino anche a oltre 150 km di distanza e senza nessun pilota a bordo!

Che le principali minacce per l’uomo vengano dall’alto è chiaramente illustrato nella Bibbia: il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti (Efesini 6:12). Ovviamente la Bibbia non si riferiva a droni o ad attacchi aerei, ma alle forze spirituali sataniche. Ma è altrettanto ovvio che queste malvagie forze celesti possano utilizzare per i loro scopi delle persone, anche persone che sembrano a prima vista positive: Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere (2 Corinzi 11:14-15).

Sebbene la nostra guerra non deve essere contro gli uomini, e tanto meno in una guerra militare, la battaglia spirituale condotta dal cristiano è in primo luogo contro i ‘mandanti’ che si trovano nei luoghi celesti e per cui Dio fornisce le ‘armi’ adeguate (Efesini 6:10-18).

Ma tutti noi abbiamo anche ricevuto ben altro dal cielo. È da lì infatti che è disceso Gesù, per fare la volontà del Padre, con uno scopo ben preciso: sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato... Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Giovanni 6:38, 40). Come la manna, il pane che scende dal cielo, egli dà vita a coloro che credono in lui: Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne (Giovanni 6:51). Sceso dal cielo come dono di vita, offrendo in cambio la sua vita.

Quel Gesù nel cielo ci è poi risalito, mettendo in libertà coloro che erano prigionieri del nemico dei luoghi celesti, fornendo anche doni per coloro che, avendo creduto, sono ora in vita (Efesini 4:8).

Ma quello stesso Gesù tornerà un’altra volta, da quello stesso cielo dove è tornato presso il Padre: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo» (Atti 1:11).

Sì, il male viene dal cielo, e non solo con droni kamikaze, ma dal cielo arrivano anche i doni del Padre celeste. Impariamo a distinguerli e ad accettare i doni perfetti di Dio, finché siamo ancora in tempo.

Non v’ingannate, fratelli miei carissimi; ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi (Giacomo 1:16-17).



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