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Il vero "Black Friday"


Settimana del "Black Friday", giorno che negli Stati Uniti segue il Giorno del Ringraziamento (quarto giovedì del mese di novembre). Dal 1952 viene considerato il giorno d'inizio dello shopping natalizio. Tante sono le ipotesi riguardanti la definizione di 'nero' data a questa giornata. Secondo una di queste si tratterebbe del passaggio, per le attività commerciali, dai conti in rosso, cioè in perdita, a quelli in nero, cioè in attivo, dovuti proprio agli acquisti fatti in quel giorno (vedi qui per altri dettagli). Da qualche anno questa tradizione è diventata una vera moda anche nel resto del mondo, con proposte di acquisto di ogni genere a prezzi scontati. Un venerdì (ma che si sta via via espandendo all'intera settimana, se non all'intero mese) dedicato quindi al consumismo.


Ma se vogliamo parlare di un vero venerdì nero, dobbiamo andare indietro di 2000 anni e tornare alla notte della crocifissione e morte di Gesù. Le giornate al tempo di Gesù si dividevano in 12 ore diurne e 12 notturne. Il giorno iniziava più o meno alle 6 di mattina e la notte alle 6 di sera. Una notte, quella, che dava il via al giorno prima del sabato (cfr. Giovanni 19:31) e che è iniziata con un tradimento, quello di Giuda, a cui Gesù, che sapeva perfettamente quello che stava per succedere, offre un boccone durante l'ultima cena con i suoi discepoli: Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte. (Giovanni 13:30). Specificazione inutile, visto che era sera e avevano appena finito di cenare, ma quella sarebbe stata per Gesù veramente una notte nera, più buia di ogni altra.

Qui sotto uno schema che vuole rappresentare a grandi linee, e con alcuni orari approssimativi, gli eventi di quella lunga notte.

Ma quella è stata la lunga notte nera anche per l'uomo, in cui ha dimostrato con pienezza tutta la sua vera natura. Una notte che avrebbe visto Gesù tradito e venduto, arrestato, abbandonato e rinnegato dai suoi stessi discepoli, processato sommariamente e con false accuse, sia da Erode, che dai Giudei e dai Romani, condannato, deriso, umiliato, fustigato e infine ucciso sulla croce. La notte in cui Gesù prende su di sé il peso di tutto quel peccato, di ogni peccato di tutti gli uomini di ogni epoca. Anche il mio e il tuo. La notte in cui sente per un terribile momento anche l'abbandono del Padre (Matteo 27:46), perché il giudizio cade su di lui, al posto nostro. Al posto mio e al posto tuo (1 Pietro 2:22-24), per farci uscire dal buio di quella notte, come "un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa" (1 Pietro 2:9).

Ricordiamocene durante questo Black Friday, quando spenderemo un po' dei nostri soldi per i nostri acquisti, che siamo stati a nostra volta acquistati, ma a un prezzo altissimo, in un lungo venerdì nero.

"Sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio" (1 Pietro 1:18-21).





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