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La strategia del dubbio

Aggiornamento: 30 apr 2021

Cosa convince una persona, anche senza essere un negazionista o un complottista, a credere a una determinata bufala? Una prova scientifica o storica? Non ne ha bisogno, gli basta il dubbio. Il dubbio che una verità in realtà non lo sia o non lo sia del tutto.

La strategia del dubbio è stata usata da personaggi come il ministro della propaganda di Hitler, Joseph Goebbels, che dichiarava che è fondamentale lasciare una parte di vero nel falso, dare «notizie oblique che sembrano dritte» (e sappiamo quali effetti devastanti abbia avuto, basti pensare, oltre alla guerra, al massacro di milioni di ebrei). Ma la stessa strategia viene usata anche da molte industrie per screditare realtà come i danni del fumo, l’inquinamento o il cambiamento climatico. Negli anni ’70 Fred Panzer, vicepresidente del Tobacco Institute, spiegò quale sarebbe stata la “brillante” strategia di difesa del settore: «Installare il dubbio sui danni del fumo, senza negarli esplicitamente». Negli anni ’90, sempre negli Stati Uniti, una coalizione di aziende dell’industria dell’elettricità e del carbone ha istituito un ente (il Concilio di informazione sull’ambiente), il cui obiettivo era creare messaggi pubblicitari del tipo “Chi ti ha detto che la terra si sta riscaldando… Chicken Little? (personaggio di un film di animazione Disney)” proprio per cercare di insinuare il dubbio circa la credibilità della ricerca sui danni derivati dai combustibili fossili. O ancora “Se la terra si sta riscaldando, perché a Minneapolis fa sempre più freddo?”. Strategie simili oggi sono all’ordine del giorno, in moltissimi settori e richiamano sempre più persone, come l’attualità legata alla pandemia ci sta dimostrando.

Il padre della pubblicità basata in primo luogo sulla strategia del dubbio è stato Satana. Dobbiamo quindi tornare ancora alle primissime pagine della Bibbia, nel giardino dell’Eden, quando vediamo che le primissime parole usate dal serpente sono state: “Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?” (Genesi 3:1). Il protagonista era reale (Dio), l’argomento era stato effettivamente usato da Dio, ma non in quel modo e non con quelle esatte parole e soprattutto con ben altre finalità (Genesi 2:15-17). Ma è bastato inserire qualche elemento di verità, falsandolo, e insinuare il dubbio che ci fosse qualcosa che non quadrava nelle affermazioni di Dio, per suscitare l’interesse di Eva. A quel punto Satana poteva tranquillamente negare la verità di Dio, offrendo anzi una versione alternativa e opposta della verità (Genesi 3:4-5).

I danni provocati da quella strategia iniziata con l’inserimento di un dubbio sono ancora evidenti tutt’oggi, dove la maggior parte delle persone non si avvicina a Dio, perché piena di dubbi non solo sulla sua reale esistenza e opera salvifica, ma anche sul suo possibile intervento diretto nella propria vita. Abbiamo bisogno di recuperare certezza e spazzare via il dubbio, per trovare stabilità nella nostra vita e affidarci totalmente nelle mani di colui che è “la Via, la Verità, la Vita” (Giovanni 14:6).

E per difenderci dai tanti strateghi del dubbio, abbiamo bisogno anche di una saggezza che ci faccia discernere la verità dalla menzogna, per fare le scelte giuste nella nostra vita, per sapere in chi e in cosa porre la nostra fiducia.

Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita è simile a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là (Giacomo 1:5-6).

Di Dio vale la pena fidarsi, senza alcun dubbio.


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