Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata (Proverbi 25:25). Come tutti noi sappiamo benissimo, questo virus è stato identificato per la prima volta in Cina, per poi arrivare a diffondersi in tutto il mondo. Ora la Cina sembra aver superato il momento critico non registrando più nuovi casi, se non alcuni di ritorno, di persone rientrate nel paese nelle ultime settimane.
Adesso dalla Cina stanno arrivando aiuti, sia di personale sanitario come anche dispositivi necessari per la protezione di medici e infermieri e altri di sostegno alla cura dei contagiati.
Vogliamo però raccontarvi un piccolo episodio che ci è successo, anche se certamente minimo se confrontato con quanto appena detto. Un paio di giorni fa ci è arrivata un’email dalla Cina. L’ha mandata una persona con cui avevamo brevemente collaborato per un’attività culturale qualche anno fa. Non ci siamo mai visti di persona e la nostra relazione si è limitata a sporadici contatti. Però lui ha pensato comunque di scrivere un breve messaggio di incoraggiamento, preoccupandosi di dare anche qualche consiglio di comportamento pratico da mettere in atto in questa fase delicata. Al di là del contenuto dell’email, la cosa che più ci ha stupito e fatto immenso piacere, è il fatto che abbia pensato a un italiano mai visto e abbia deciso di mandargli un messaggio di solidarietà e vicinanza.
Se ci riflettiamo bene è proprio questo che ci fa più piacere in ogni messaggio che riceviamo. Ci riferiamo ovviamente ai messaggi personali, non quelli inoltrati a tutto l’indirizzario del cellulare o della posta elettronica. Ci fa piacere sapere che qualcuno, preso anche lui dalle sue storie, dai suoi impegni o quant’altro, si fermi a pensare a noi e decida di scriverci. Bello vero?
Anche Dio ha pensieri per l'uomo: Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il SIGNORE, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi, dice il SIGNORE (Geremia 29:11-14).
Il popolo d’Israele stava vivendo uno dei momenti più bui della sua storia e Dio, nonostante quello che il popolo stava vivendo fosse diretta conseguenza del proprio comportamento, pensa a loro, medita sulla loro situazione, e parla, manda loro un messaggio pieno di speranza, di una speranza che è certezza di ascolto e di risposta, di un futuro migliore e di pace.
Cerchiamolo anche noi con tutto il cuore e lo troveremo (Matteo 7:7-8; 11:28). Troveremo colui che ha pensato e che pensa a noi, che ci manda ancora oggi un messaggio personale d’amore, di pace e di speranza. E pensiamo anche noi a Dio, ricordiamoci di lui e mandiamogli oggi un messaggio in preghiera, facciamogli sentire la nostra voce, in qualunque situazione ci troviamo in questo momento. Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del SIGNORE e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo (Giona 2:8).
Poi, pensiamo anche a chi oggi, vicino e lontano, potrebbe avere bisogno di un nostro incoraggiamento, di un messaggio di speranza e mandiamoglielo, dicendogli che lo stiamo pensando e che c’è Qualcuno che ha dei pensieri per lui e un messaggio importante da condividere. Un messaggio di vita.
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