Di che cosa abbiamo bisogno per sopravvivere in questo mondo? Sicuramente di cibo e acqua a sufficienza, elementi, tra i pochi, fondamentali alla nostra vita fisica. Altri (come vestiti, casa, servizi igienici e assistenza sanitaria, ecc.) sono certamente indispensabili, anche se una grande parte della popolazione mondiale non ha pieno accesso a tutto questo, come anche a un lavoro dignitoso e a una pace sociale.
Ma certamente queste cose non bastano ancora per avere una vita piena e soddisfaciente. C’è chi ha elaborato una teoria riguardo a questo, come in quella che viene definita la Piramide di Maslow in cui si parla di bisogni fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di stima e di autorealizzazione.
Gesù parlò di questi bisogni primari in varie occasioni, come per esempio nel brano del sermone sul monte, quando disse: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito?... Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” (Matteo 6:25, 31).
Gesù ne parla con l’obiettivo di toglierci l’ansia che deriva dalla ricerca affannosa di questi beni primari e invitandoci a guardare a Dio come a colui conosce i nostri bisogni (v. 32), che nutre e veste (vv. 27-30), ma non solo con cose materiali, ma con tutto quello che è indispensabile per la nostra vita spirituale e che dovrebbe costituire la nostra priorità: Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più (Matteo 6:33). Cercare il suo regno significa cercare di far sì che la sua giustizia si compia, non solo in cielo e sulla terra (come effettivamente avverrà - vedi 2 Pietro 3:13 - e che ci renderà veramente sazi – vedi Matteo 5:6), ma in primo luogo nella nostra vita, permettendogli di fare di noi degli strumenti utili al suo regno. Ce lo chiede perché questo è quello di cui abbiamo veramente bisogno per avere una vita in cui non manca nulla, al di là di pane e vestiti, dei quali, abbiamo detto, il Signore conosce la nostra necessità.
E come capire cosa fare per saziare la nostra anima dei suoi veri bisogni? Gesù, rispondendo al tentatore che voleva distoglierlo dal suo piano di salvezza per noi, per offrirgli solo dei beni materiali, disse: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”». (Matteo 4:4). Sarà lì, nella sua Parola, che troveremo le indicazioni su quali sono le priorità da mettere davanti a tutto nella nostra vita. Perché non c’è peggiore fame di quella di chi non si nutre del Pane della Vita, cioè della Parola di Dio vivente, Gesù, e della Parola scritta. L’offerta del Padre per noi è un pane e un’acqua di cui vuole farci sentire la fame e la sete, per poi, per l’amore che nutre per noi, soddisfarle: Ecco, vengono i giorni», dice il Signore, DIO, «in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete di ascoltare la parola del SIGNORE (Amos 8:11).
Sì, è l’amore di Dio per noi, che ha fatto sì che donasse suo Figlio per noi (Giovanni 3:16), per soddisfare per l’eternità i nostri bisogni: Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo». Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane». Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. (Giovanni 6:33-35). Pane, amore e... molto di più!
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