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Regali di compleanno e scatole vuote

Vi ricordate cosa avete chiesto per il compleanno dei vostri 18 anni? Per molti di noi che hanno qualche anno sulle spalle, il sogno era una macchina che sostituisse quel catorcio di motorino che non ce la faceva più o quella bicicletta che andava bene fin che eravamo ragazzi, ma ora ci voleva qualcosa da uomini. Altri sicuramente hanno altri sogni e desideri per marcare quel rito di passaggio che è la maggiore età. Maria Chiara ha chiesto al fidanzato di regalarle dell’eroina per i suoi 18 anni, un regalo da condividere e consumare insieme. Come lei moltissimi altri giovani stanno bruciando le loro giovani vite in modi simili. Maria Chiara non ce l’ha fatta e con lei sempre più giovani e giovanissimi hanno fatto o rischiano di fare la stessa fine.

La preside della scuola di Maria Chiara (stessa scuola che aveva visto morto per droga un altro allievo di 15 anni un paio di mesi fa), ha dichiarato: "A volte mi sembra di abbandonarli al vuoto, una volta usciti da scuola" (vedi Repubblica, 17 ottobre 2020).

Il vuoto, attorno e dentro. Un vuoto che fa male, da riempire in qualsiasi modo. Anche con un regalo come quello chiesto da Maria Chiara. Regali che sono anch’essi scatole vuote, che ti risucchiano nel buio profondo, come farebbe un buco nero.

Il Signore vuole riempire quel vuoto con il suo amore, con un senso, un significato. Un regalo che non è una scatola vuota. Per questo Paolo, e noi con lui, pieghiamo le nostre ginocchia davanti a Dio e preghiamo: Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. (Efesini 3:14-19).

Gesù si è svuotato per un tempo del privilegio di essere Dio, pur rimandone sempre tale, per donarci pienezza: perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui (Colossesi 2:9-10).

Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo (Romani 15:13).


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