Salti nel buio, salti nella luce
- evangelicibz
- 2 ott 2020
- Tempo di lettura: 3 min
La notizia di un ragazzino di 11 anni che si butta dal balcone perché deve seguire “l’uomo con il cappuccio” e quella di un giovane di 21 anni che uccide due persone perché non sopportava di vederle felici, sembrano non avere nulla in comune. Nel primo caso pare si tratti di un’istigazione derivata da un “gioco” presente su internet, che spingerebbe ragazzini tra gli 11 e i 13 anni a commettere atti autolesionistici. Il secondo è probabilmente frutto di una mente sicuramente disturbata, ma che non riesce a sopportare il confronto tra la propria condizione e quella di altri visti come “modelli” di una vita che si vorrebbe, ma non si riesce a vivere.
Situazioni tragiche, talmente drammatiche che meriterebbero una profonda analisi e seria riflessione da parte di tutti coloro che sono in qualche modo coinvolti: famiglie, scuola, mondo del lavoro, società in generale. Così per questi, come per moltissimi altri fatti di cui purtroppo è piena la cronaca.
Ma l’origine di ogni cosa è il Male. Un male che agisce nelle tenebre, che si insidia nei lati oscuri dell’animo umano e spinge verso un buio ancora più profondo.
Gesù fu attaccato dal Male durante tutta la sua vita terrena. Dalla nascita, quando un re preoccupato per l’annuncio della venuta di un nuovo Re, decide di fare una immane strage di bambini innocenti (Matteo 2:1-18). Poi all’inizio della sua attività di predicazione, in vista della sua opera di redenzione tramite l’offerta di sé stesso per la salvezza di tutti coloro che credono in lui. Il Male lo invita, dopo essersi proposto come appagamento dei suoi bisogni essenziali e immediati (Matteo 4:2-3), a saltare giù dal punto più alto del tempio. Un salto nel buio per seguirlo, allo scopo di fermare la sua opera di salvezza. (Matteo 4:5-6). Poi gli presenta un mondo di gloriosa felicità, tramite la conquista di potere e ricchezza, se solo si fosse inchinato davanti a lui, se lo avesse, ancora una volta, seguito e servito (Matteo 4:8-9).
Gesù risponderà a questi attacchi sempre con la Parola di Dio (Matteo 4:4, 7, 10) e questo allontanerà il Male da lui, respingendo quell’attacco frontale. Gesù è anche la Parola di Dio vivente che ha dato il via al mondo (Giovanni 1:1-3). Quella Parola era ed è Vita e Luce, che vince su ogni attacco che può venire dalle tenebre del Male: In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. (Giovanni 1:4-5 – vedi anche il post La luce in fondo al tunnel).
L’invito di Gesù è quello di fare un salto nella Luce della vita, perché “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8:12). Dio è colui che ci “ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa” (1 Pietro 2:9) e che “ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Colossesi 1:13).
Poi, invece di invidiare la felicità altrui, spesso effimera e passeggera, dovremmo fare nostra una felicità diversa, intima e profonda. Una gioia da chiedere a Gesù e che lui è pronto a offrire: Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa (Giovanni 15:11); Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa (Giovanni 16:24). Lui è il modello da imitare per ricevere una gioia che non si lascia travolgere dagli attacchi del Male: Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo (1 Tessalonicesi 1:6).
Mentre piangiamo per queste giovani vite strappate dalle tenebre del Male, affidiamoci sempre più alla Luce della Vita. Un gran salto nella Luce.

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