Grazie a Dio giugno ci ha regalato un bel po' di pioggia, dopo una delle primavere più asciutte degli ultimi 60 anni. Il problema della siccità è un problema globale sempre più pressante, alternato a alluvioni disastrose che non contribuiscono certamente a risolvere il problema dell'ormai costante mancanza d'acqua. Abbiamo un bisogno fondamentale di quell'acqua per ovviare, tra l'altro, a una necessità fondamentale dell'uomo: la sete.
La Parola di Dio parla di acqua e sete innumerevoli volte, ma di un'acqua e di un sete diversa. Blaise Pascal disse: 'Io vedo solo due tipi di uomini razionali: l'uomo che ama Dio con tutto il suo cuore perché ha trovato Dio, e l'uomo che cerca Dio con tutto il suo cuore perché non lo ha ancora trovato'. Usando questo criterio di giudizio, dobbiamo dire che la maggioranza dell'umanità è irrazionale. La maggioranza delle persone è troppo preoccupata di sé stessa per dare a Dio più tempo o una seria considerazione. Pascal stava solo parlando in accordo con la Scrittura, che dichiara che avere sete di Dio dovrebbe essere la normale esperienza dell'uomo: Come la cerva desidera i corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio? (Salmo 42:1-2); O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba; di te è assetata l'anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz'acqua. (Salmo 63:1)
Quanti di noi mostrano questa appassionata ricerca di Dio? Un uomo fatto a immagine di Dio dovrebbe essere consapevole della sua grande sete spirituale. Anche se molti provano a ignorarla o a placarla con ciò che non può mai soddisfare, c'è un forte sentimento nell'interiore di ogni uomo che gli dice che manca qualcosa di vitale. Poiché Dio ha fatto l'uomo per sé stesso, c'è un vuoto in tutti gli uomini che niente in questo mondo passeggero può riempire. Solo Dio stesso può soddisfare ciò che altrimenti rimane un desiderio insaziabile. Ne abbiamo già parlato un paio di mesi fa, ma vogliamo ritornare su questo importantissimo tema.
Offrendo l'appagamento da questa sete, Dio grida a tutta l'umanità: O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! (Isaia 55:1). Ovviamente il riferimento non è all'acqua fisica, o al vino o al latte fisici. Quest'acqua deve essere bevuta dall'anima e dallo spirito e la sua sorgente può essere solo "il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello" (Apocalisse 22:1).
Ascoltiamo la tristezza che c'è nel cuore di Dio per coloro che cercano altre fonti: O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti», dice il SIGNORE.«Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua' (Geremia 2:12-13).
Cristo ha promesso di appagare questa sete che è nei cuori di tutti gli uomini. Nel fare questa promessa lui ha dichiarato di essere la "sorgente d'acqua viva". Alla samaritana che stava vicino al pozzo, Gesù disse: Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna (Giovanni 4:13-14).
L'ultimo giorno della festa delle Capanne "Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno»" (Giovanni 7:37-38). L'appagamento da questa sete è l'argomento più saliente degli ultimi due capitoli della Bibbia: Ogni cosa è compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita (Apocalisse 21:6). Significativamente, questo è anche l'appello finale a tutta l'umanità: Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita (Apocalisse 22:17).
Questa è la promessa della vita eterna e di non avere mai sete nel fuoco inestinguibile, quel fuoco che fece gridare di dolore l'uomo ricco, chiedendo di poter avere almeno una goccia d'acqua (Luca 16:19-31). Stava chiedendo solo l'acqua fisica o stava esprimendo alla fine il desiderio per quell'acqua della vita che lui aveva rigettato e dalla quale non può più attingere? Se guardiamo alla risposta finale di Abramo, che invita tutti ad andare alla Parola di Dio mentre sono ancora in vita, capiamo che per non avere questa sete insaziabile nell'eternità bisogna soddisfarla mentre si è sulla terra, attingendo dalla sorgente della vita.
Ma c'è un continuo bere per il mantenimento della vita, della salute e della forza spirituale, Proprio come il corpo fisico ha bisogno di acqua incessantemente, così l'anima e lo spirito redenti hanno bisogno di bere da Cristo continuamente: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete (Giovanni 6:35). È con la fede in Gesù che la nostra sete, sia quella per la vita eterna, che quella di tutti i giorni, viene appagata. È con il cibarsi della sua Parola e della sua presenza che placheremo anche la nostra fame.
Le promesse, abbiamo visto, sono tante, come tanti sono stai gli inviti ad andare a Dio per avere quello che ci è necessario. Non cerchiamo da altre parti quello che possiamo trovare solo in lui. Se lo avevamo trovato e poi l'abbiamo un po' perso, riscopriamo la soddisfazione che deriva solo da Dio. Aspettando il giorno in cui, insieme ai martiri della gloria, godremo della piena, totale, assoluta ed appagante presenza e cura di Dio: Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi (Apocalisse 7:16-17).
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