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Soggetti smarriti (perdersi e ritrovarsi)

In questi giorni abbiamo avuto la bella notizia del ritrovamento del piccolo Nicola, di nemmeno due anni, che si era allontanato da solo da casa e poi perso nei boschi. Possiamo solo immaginare la paura e il senso, letterale e emotivo, di smarrimento che può aver provato quel bambino, soprattutto la notte.

Non so se è mai successo anche a voi di perdervi dentro un bosco o, magari di notte, nei meandri di una grande e sconosciuta città, girando a lungo a vuoto, cercando un riferimento conosciuto e una via per tornare a casa. Oggi, grazie anche ai navigatori satellitari che ognuno di noi ha anche dentro il proprio cellulare, è senz’altro più facile non perdersi, sapere dove si è e dove si sta andando.

Pù difficile quando ci perdiamo dentro, quando lo smarrimento è psicologico, quando non sappiamo più quale è la nostra strada o addirittura se esiste una strada che ci faccia uscire da quel senso di disorientamento. Ci manca una guida, una direzione, qualcuno che ci dica dove siamo e dove dobbiamo andare per uscire da quella situazione.

Credere in Dio vuol dire anche questo, vuol dire avere qualcuno a cui rivolgerci quando ci sentiamo persi, vuol dire poter affidare la nostra vita, il nostro cuore a qualcuno che ci indica la via: Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: «Questa è la via; camminate per essa!» (Isaia 30:21).

Del resto, la stessa Parola ci dice che questa è una condizione comune a ogni essere umano: Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via (Isaia 53:6). Anche se magari non ne siamo pienamente consapevoli e stiamo camminando certi che da qualche parte stiamo andando, Gesù conosce e vede lo smarrimento di ognuno: Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore (Matteo 9:36). Il Signore è quel buon pastore che cerca la pecora smarrita, fosse anche una sola (Luca 15:4-7) e che se ne prende cura: Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, rafforzerò la malata… (Ezechiele 34:16).

A volte possono essere altri che ci fanno perdere la strada, che ci conducono per vie sconosciute e pericolose (Proverbi 12:26). In ogni caso rimane il bisogno assoluto di scoprire o ritrovare la giusta indicazione, di fermarsi e capire bene quale sarà il prossimo passo da fare per trovare la via di casa, anche di quella casa che non pensavamo esserci o che credevamo non potesse essere in una certa direzione: Così dice il SIGNORE: «Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; voi troverete riposo alle anime vostre! (Geremia 6:16).

Come il piccolo Nicola, perso nei boschi e lontano da casa, c’è stato chi lo ha cercato, chi lo aspettava con ansia, chi ha sentito la sua voce disperata e lo ha riportato al sicuro tra le braccia di chi lo ama, così possiamo fare noi, per non perderci mai più: Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime. (1 Pietro 2:25).

Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia (Isaia 41:10).


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