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Würstel, birra e vaccino

Quali sono le motivazioni che ci spingono a fare quello facciamo? Nei giorni scorsi a Lagundo, paese nei pressi di Merano (BZ) è stato portato il vaxbus per invogliare le persone a vaccinarsi. In accordo con una birreria locale a tutti i vaccinati è stato offerto un würstel, un brezel e una birra analcolica. In centinaia si sono presentati per la vaccinazione, tutte persone che non lo avevano ancora fatto nei mesi scorsi. Certo, non abbiamo la controprova di quanti si sarebbero presentati anche senza l’offerta della merenda gratis, ma visto il successo di questa iniziativa (e di altre simili fatte nei mesi scorsi), c’è da chiedersi cosa davvero attiri e convinca le persone a fare quello che dovrebbero fare anche senza questi stratagemmi.

Gesù si è sempre preoccupato anche dei bisogni fisici e materiali delle persone che incontrava sul suo cammino, ma certamente il suo principale obiettivo erano i bisogni spirituali. Molti lo seguivano perché avevano capito che quel Gesù era il Salvatore, e che i suoi miracoli servivano a confermare la sua autorità divina (Matteo 9:6), ma molti altri lo facevano solo per vedere soddisfatte le loro necessità momentanee. E Gesù tutto questo lo sapeva: Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà (Giovanni 6:26-27).

Sono importanti le motivazioni con cui facciamo qualcosa, perché ci dicono quali sono i nostri veri obiettivi, da che cosa siamo spinti a fare una certa cosa, a operare determinate scelte. Certamente la motivazione è fondamentale quando ci avviciniamo a Gesù. Dobbiamo capire che abbiamo bisogno assoluto di lui, perché “In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12). Ma per cercare il Salvatore, dobbiamo anche aver capito che la nostra è una condizione che, senza di lui, non ha soluzione. Dobbiamo guardare al beneficio eterno, non solo a quello effimero del momento, perché Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini” (1 Corinzi 15:19).

Anche oggi Gesù ha qualcosa da offrirci che è in relazione all’eternità: vita, a chi ancora non ha creduto in lui; frutto delle proprie azioni che non verrà perso, per tutti coloro che hanno già affidato la loro vita a lui e che sanno che “Colui che dimora in me, e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla” (Giovanni 15:5).

Cosa ci spingerà oggi a fare determinate scelte? Quali sono le nostre motivazioni? Quali i nostri reali bisogni? Da che cosa siamo attratti e per che cosa ci “adopereremo”? Per avere würstel, brezel e birra o un aiuto temporaneo, solo per “il cibo che perisce”, o anche per quello “che dura in vita eterna”?


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