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Giù le mani dai miei pensieri!

“Un chip impiantato permetterà di entrare in simbiosi con l'intelligenza artificiale. Primo passo: aiutare i pazienti paraplegici a controllare dispositivi con la mente. Con l'obiettivo di migliorare il pensiero”. È uno dei tanti progetti portati avanti da Elon Musk, eclettico imprenditore statunitense (PayPal, SpaceX, Tesla tra le sue ‘creature’) che, con il progetto Neuralink, vuole collegare il cervello umano con l’intelligenza artificiale, tramite la creazione di chip da piantare nel cervello umano. Lo scopo, ufficialmente, è quello di migliore la comunicazione tra uomo e macchina, con importanti sviluppi per persone paraplegiche o amputate, o restituire tatto e vista a persone che ne sono prive, “ma con l’obiettivo più a lungo termine e su larga scala di generare superintelligenze digitali” (sito Repubblica, 17/07/19).

Anche altre aziende, come Facebook, inseguono il “sogno di leggere il pensiero” (sito Repubblica, 01/08/2019).

Con l’aumento smisurato della tecnologia digitale, di internet e delle varie forme di comunicazione più moderne, sappiamo benissimo come i nostri gusti e interessi vengano a conoscenza di tutti coloro che li vogliono sfruttare ai fini commerciali. La privacy è ormai una mera illusione e le nostre scelte vengono guidate da pubblicità mirate, costruite su di noi. Anche se siamo molto vicini, nessuno però finora si è impossessato dei nostri pensieri.

In realtà non è proprio così. Dio dice di conoscere perfettamente i nostri pensieri, perché “Il SIGNORE conosce i pensieri dell’uomo” (Salmo 94:11), “egli conosce i pensieri più nascosti” (Salmo 44:21); ; “poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri (1 Cronache 28:9). I vangeli ci ricordano spesso come Gesù conoscesse benissimo i pensieri dei suoi interlocutori: “Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Di cosa ragionate nei vostri cuori?” (Luca 5:22; vedi anche Luca 6:8; 11:17; ecc.).

La cosa ci tranquillizza o ci spaventa? E a chi, potendo scegliere, saremo disposti a affidare volontariamente i nostri pensieri? A Dio o a qualche imprenditore? Davide non aveva dubbi: Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri (Salmo 139:23) (vedi anche il post La sorveglianza).

Tutti noi siamo consapevoli quanto alcuni dei nostri pensieri siano spesso un tarlo, un tormento che non ci dà pace e che influenza pesantemente il nostro vivere. Vorremmo cacciarli, cambiarli con altri più positivi, ma vediamo quanto sia difficile. Ancora una volta, invece che a qualche stregone informatico, proviamo ad affidarli a quel Dio che ci conosce così intimamente: Non angustiatevi [non siate in ansia, non preoccupatevi] di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. (Filippesi 4:6-7).

Dio vuole “custodire”, i nostri pensieri dagli attacchi esterni e interni che sconvolgono la nostra mente. Lui, che già conosce ogni nostro problema, vuole costruire un dialogo con noi, vuole che con un atto volontario, non forzato, gli permettiamo di proteggerci nell’intimo dei nostri pensieri. Attraverso la fede in Gesù possiamo accedere liberamente al dottore della nostra mente e dei nostri cuori. E lì lasciare a lui ogni pensiero, ogni preoccupazione. La pace che può derivare è quella di colui che è consapevole che Dio ha, non solo il potere per donarcela, ma anche un obiettivo totalmente positivo nei nostri confronti, dei pensieri, suoi questa volta, rivolti al bene di coloro che lo cercano: Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE, “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi”, dice il SIGNORE. (Geremia 29:11-14). Come voleva liberare il suo popolo dalla schiavitù fisica, così Dio vuole liberare noi dalla prigionia di tutto ciò che incatena i nostri pensieri in angoli bui.

La pace di Dio, custode dei nostri pensieri, non solo vuole contrastare quelli negativi e distruttivi, ma innescare un meccanismo inverso, fatto di pensieri frutto di una mente rinnovata: Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. (Filippesi 4:8).

La guerra per il controllo della nostra mente infuria da sempre, lasciamo a chi ci ama di combatterla per noi.


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