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Immaginare il futuro

Difficile per un bambino di oggi pensare al futuro. Già abbiamo bambini che non si ricordano più di come era la vita prima del Covid, senza mascherine, disinfettanti e limitazioni fatte di didattica a distanza o banchi distanziati, di mancanza di contatto fisico, di abbracci. Un chiaro esempio ci viene da una video-intervista messa online un paio di mesi fa. Una delle bambine intervistate, alla fine del servizio, alla domanda “cosa succederà in futuro?” risponde “non so neanche che cos’è il futuro”!

Poi il rischio climatico che minaccia il prossimo futuro nostro e, soprattutto, loro. E ora anche la guerra, che coinvolge purtroppo in prima persona moltissimi bambini e che viene vissuta da altri in una diretta TV e social continua, dalla quale ci auguriamo i genitori sappiano tenere lontani i figli più piccoli. Per quelli un po’ più grandi c’è la necessità di parlarne, sia in famiglia che nei momenti comunitari, di confronto. Ci sono psicologi, pedagogisti, insegnanti, operatori umanitari che cercano di dare consigli a questo riguardo.

Una buona lettura può anche essere di aiuto in questo senso. In questi giorni tornano di attualità le poesie dello scrittore per l’infanzia Gianni Rodari. Poesie contro la guerra come Promemoria, Dopo la pioggia, Armi dell’allegria o come La luna di Kiev, così attuale nel titolo, che racconta di una luna che è uguale a Kiev come a Roma, dall’India al Perù, dal Tevere al Mar Morto. Una luna che rischiara tutti, senza guardare al passaporto, per indicare che sotto la luna siamo tutti uguali, dove non ci dovrebbero essere né confini territoriali che ci dividono né divisioni tra amici e nemici, anche se ci sono quelli che forse quel chiarore non se lo meriterebbero...

Una ‘luna’ o un ‘sole’ che la Bibbia chiama Dio “poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Matteo 5:45b). E questo viene detto da Gesù dopo quello che avevamo ricordato in un recente post: “amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:44-45a).

Dicevamo di buone letture. Il libro dei Proverbi è in varie sue parti concepito come una serie di istruzioni date da un padre al proprio figlio. Ed è un invito a trovare la saggezza di Dio per garantirsi una speranza certa, un futuro sicuro: Figlio mio... conosci la saggezza per il tuo bene! Se la trovi, c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà delusa (Proverbi 24:13-14).

È la strada, quella dell’acquisizione delle saggezza di Dio, che è l’unica che può portare alla vera vita, alla vera pace: Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità. Bontà e verità non ti abbandonino: lègatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; troverai così grazia e buon senso agli occhi di Dio e degli uomini. Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri. Non ti stimare saggio da te stesso, temi il SIGNORE e allontanati dal male; questo sarà la salute del tuo corpo e un refrigerio alle tue ossa... Beato l’uomo che ha trovato la saggezza, l’uomo che ottiene l’intelligenza! Poiché il guadagno che essa procura è migliore di quello dell’argento, il profitto che se ne trae vale più dell’oro fino. Essa è più pregevole delle perle, quanto hai di più prezioso non la equivale. Lunghezza di vita è nella sua destra; ricchezza e gloria nella sua sinistra. Le sue vie sono vie deliziose, e tutti i suoi sentieri sono pace. (Proverbi 3:1-8, 13-17).

Tutto questo nell’attesa che Dio, nel suo regno di pace, ponga fine ad ogni guerra: Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro e le loro lance in falci. Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra (Isaia 2:4) (vedi anche il post Il segno dei tempi (4): “Pace, pace”, ma la pace non c’è).

Al di là di quello che sta succedendo, al di là di ogni guerra e follia umana, possiamo non solo immaginare un futuro, ma anche, attraverso le pagine della Parola di Dio, conoscerne molti suoi aspetti e, soprattutto, arrivare a viverlo già da oggi, confidando in colui che vuole la nostra pace: Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE, “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza (Geremia 29:11).

Impariamo quindi a immaginare e vivere il futuro, insegnandolo ai nostri figli.


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